martedì 20 novembre 2012

gravissima ricaduta

questo blog è nato per sfogare il dolore che provavo e che provo ancora.
Ci sono stati momenti terribili, momenti dolorosissimi e momenti in cui sembrava di vedere uno spiraglio.

Sono passati mesi, c'ho ragionato su ogni fottuto giorno e molte fottutissime notti, mi sono dato tutte le spiegazioni ragionevoli e anche quelle non ragionevoli e nessuna di queste cose ha fatto passare questo dolore lancinante che provo.

Oggi è una giornata nerissima (e ne verranno altre). Mi hanno invitato alla cena aziendale di Natale (un po' in anticipo, direi...). L'ultima volta ci sono andato, elegante e bello come il sole, al braccio della mia bellissima compagna.

Quando oggi m'hanno detto che c'era la cena, sono riuscito a malapena ad allontanarmi dal gruppo di colleghi, prima di scoppiare a piangere.

Con oggi comincia il delirio di "UN ANNO FA QUESTO LO FACEVO CON LEI..." Tra poco arriva Natale, poi Capodanno, poi il suo compleanno, poi la coppia S. Valentino - 8 marzo.

Quando finirà questo calvario?

mercoledì 14 novembre 2012

meglio solo che (male) accompagnato?


Sono solo e non mi piace esserlo. Ma non ho la forza, la voglia e il tempo di cercare donne. Per di più, sono incazzato nero con queste donne "assertive". Sono stato ferito gravemente. Sono sopravvissuto per pura fortuna e alterno sofferenza insopportabile a furia repressa.

Un momento piango per non essere più il Tato della mia Tata e il momento dopo schiumo rabbia verso quella donna che si è permessa di trattarmi in quel modo orribile. Sarei ancora disposto a prostrarmi sotto casa sua pur di essere riammesso "alla sua presenza" e poi vorrei prenderla a schiaffi (metaforicamente!) per punirla delle offese arrecatemi.

La rivedo nella mia mente e me la ricordo bellissima e seducente e poi ci penso e mi dico che tutto sommato...

Qua non si tratta di sesso... Vorrei avere un'altra donna da corteggiare. Io sono un uomo d'altri tempi. Vengo da un altro millennio. Per me avere una donna significa corteggiarla, farle regali, sorprese, il baciamano, darle il braccio mentre camminiamo. Galanterie ormai dimenticate.

Ma ora...ora non so se la voglio. Non voglio una di queste ragazze convinte di essere fighe e intelligenti e alte e belle e bionde e... Sono ferito e disilluso. Basta con ste tizie che vogliono tutto. E soprattutto basta con queste tizie che sanno di valere tutto. Moderne quando vogliono e all'antica quando gli fa comodo. Se gli apri la porta o gli regali dei fiori fanno le "infastidite", però quando è ora di pagare l'aperitivo o la cena si aspettano che paghi tu perchè "sei tu l'uomo". Quando si "cazzeggia" sono le prime a sparare cazzate perchè "sono moderne e alla pari" e poi se te ne esci con una frase o un gesto diverso se la prendono perchè adesso esageri. Flirtano con tutti e fanno le disinibite (e sono stato buono) e poi cadono dalle nuvole quando qualcuno ci prova o, comunque, le prende sul serio. E soprattutto basta con ste tizie che pretendono (e giustamente, cazzo!) di essere trattate alla pari in quanto a lavoro, studio e capacità e poi fanno le donnine quando si tratta di comportarsi alla pari. Sei un essere umano come me? Mandiamo una volta per tutte affanculo le "differenze di genere"? Bene, io sono d'accordissimo (con la madre che ho e con la storia che ho avuto non potrebbe essere diversamente) ma io pretendo coerenza con quello che dici. Se siamo alla pari, ci vediamo in pizzeria, non ti passo a prendere. Se siamo alla pari e usciamo insieme, paghiamo ognuno la propria metà, non ti offro la cena per il piacere della tua compagnia. ecc. ecc.

E se, viceversa, io faccio l'uomo della situazione... ti invito a cena e ti porto i fiori ecc. ecc. allora tu fai la donna, per tutti i diavoli!

Il maschio è in crisi (e io più di altri maschi) e noi uomini probabilmente non sappiamo che cazzo fare, ma anche voi donne avete parecchio rotto le balle. Per usare una frase di quelle che mia mamma mi ricaccerebbe in gola ( :-) ) Avete voluto la parità? Beh, adesso dovete meritarvela e mantenerla.

Cazzo non permetterò mai più a me stesso di trattarmi così a merda come mi sono (fatto) trattato mentre stavo con Samantha. Da solo starò anche di merda ma basta mettere il mio cuore in mano a gente che me lo farà a pezzi. SE dovrò ritirare fuori il mio cuore dal forziere di ferro chiuso a tripla mandata dove me l'ha fatto mettere Samantha, non sarà per qualche tizia che si crede chissà cosa solo perchè è femmina. Se devo morire solo, morirò solo ma non SOLO MENTRE SONO FIDANZATO (mia mamma sa cosa sto dicendo, chi non capisce mi chieda spiegazioni).

er macchinettaro...

Come diceva quell'indimenticabile (per me) citazione di "Amici Miei": è tutta una catena di affetti che né io né lei possiamo spezzare...

Ho impiegato mesi della mia vita a cercare dei lati positivi in questo lavoro di merda che faccio, superando quel senso di umiliazione che ho sempre provato nell'essere passato dal fighetto davanti alla macchinetta del caffè a quel poveraccio che la riempie, la macchinetta del caffè.

Mi sono ripetuto per ore ed ore, giorni e giorni che era un lavoro "facile", che non ero più così sotto stress come sono stato per anni, che non dovevo rispondere a degli stronzi con scritto Dott. sulla scrivania, che finivo presto e che era pesante, si, ma poi non così tanto, dopotutto.

Soprattutto... questo lavoro era ottimo per stare con lei. Forse l'unico motivo per cui davvero l'ho accettato. Cominciavo presto - e mi dava modo di accompagnarla al lavoro, stando con lei fin dall'inizio della giornata - e finivo presto, potendo andarla a prendere quando usciva e stando con lei alla fine della giornata lavorativa.

Il mio strizzacervelli dice che non devo valutare una decisione presa in un dato momento alla luce di cosa è accaduto molto tempo dopo. Tradotto: non devo lamentarmi adesso del lavoro di merda che ho scelto perchè mi permetteva di stare tutto il tempo possibile con Samantha alla luce del fatto che adesso Samantha non c'è più ma il lavoro di merda è rimasto... TUTTAVIA.. Samantha non c'è più e io mi trovo con un lavoro di merda e senza la ragione per cui l'ho scelto.

martedì 6 novembre 2012

sono stanco e fragile

Una giornata durissima, oggi al lavoro. 
Quando sono stanco, sono più debole, più fragile. Più bisognoso di quell'abbraccio consolatorio che non ho più. Oggi più di ieri avrei voluto tornare a casa e trovare lei.

Ho saputo che sta tagliando fuori dalla sua vita il mondo intero. Non solo me. Questo dovrebbe "consolarmi", no? Se è lei che è "impazzita", allora non è (tutta) colpa mia se è finita tra noi, giusto?

Sicuramente questa notizia mi fa sentire "meno responsabile". Il mio delirio di onnipotenza non arriva fino al punto di essere razionalmente convinto di poter risolvere tutti i problemi delle persone.

Tuttavia ci sono altre riflessioni nel mio stream of consciousness... Non sono riuscito a salvare Patrizia dai suoi demoni (ma lì, almeno, ero piccolo), non sono riuscito a risolvere i problemi di Monica, non sono riuscito a impedire che Samantha "scapocciasse" (parola sua). I casi sono due: o io trovo tutta gente dai problemi irrisolvibili oppure... PORTO SFIGA!

In realtà c'è una terza possibilità... Non puoi salvare chi non vuole essere salvato. E chi non ti da' la possibilità di salvarti non vuole essere salvato. Io lo so bene. Quando ero chiuso nel mio castello - apparentemente - dorato con Monica, nessuno poteva salvarmi, nessuno poteva tirarmi fuori. Non ho dato a nessuno la chance di entrare nel mio mondo finchè non ho deciso io che bastava.

Ad un certo punto - per mille motivi che non so, non capisco e non voglio discutere di nuovo adesso - Samantha mi ha tagliato fuori. Non potevo farci niente, non ho potuto farci niente. E' stata una scelta sua. Non mi ha dato nessuna chance reale di farci qualcosa.

Dio solo sa quanto  questa cosa mi faccia male. 

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Giusto ieri discutevo del fatto che si cresce con la sofferenza, con i rifiuti e con le difficoltà. Io non volevo affatto crescere. Stavo bene piccolo. Non mi fregava niente di "raggiungere una migliore consapevolezza di me stesso", fanculo!
La vita rimane una merda, secondo me. Per un momento di autentica felicità ce ne sono MILIARDI di schifosa mediocrità e MILIONI di orrenda sofferenza. Non si pareggia. Per niente. 

lunedì 5 novembre 2012

succedono cose incredibili su questo pianeta...

Il bowling pare essere l'unica cosa che funziona nella mia vita, al momento, esclusa la famiglia (ossia i miei genitori, mia zia e mia figlia).

Dopo il martedì "di gloria" del post precedente, nel quale avevo giocato oltre le mie possibilità e fatto un risultato eccellente avevo deciso di farmi un regalo.

Mi sono iscritto ad un torneo "vero". Sempre un torneo federale ma uno a premi, uno di quelli in cui arrivano "gli squali" perchè sentono l'odore del sangue. ;-)

Infatti, quando l'ho detto al mio coach e alla mia squadra, tutti mi hanno detto che stavo buttando dei soldi e che avrei preso degli schiaffi fortissimi e che mi avrebbero preso a calci in culo, ecc. ecc.

Ma io ero, per una volta, sicuro dei miei mezzi. Non andavo lì per vincere, certo, ma volevo misurarmi con quelli forti (serie A, B e C) "nell'acqua alta dove non si tocca" e vedere fin dove riuscivo ad arrivare.

Volevo provare a me stesso - al mio coach, al mio capitano e alla mia squadra - che potevo giocare 6 partite contro gente più forte di me, perdere com'era giusto, e non perdere la testa alla seconda partita prendendo a calci le bocce!

Così mi sono presentato al Quick Rich di Lavinio, e...

seguite il link per sapere com'è andata! :D

per aspera ad astra, gente!