venerdì 31 agosto 2012

malinconia...

La vacanza sta finendo... le bambine domani se ne andranno (nel senso che io mi farò Roma-Bologna-Roma per accompagnarle, s'intende!!!) e io tornerò ad essere solo.

Mi RIassalgono i brutti pensieri, la malinconia, la tristezza e la sofferenza... 

Continua a sembrarmi irreale quello che è successo... quello che sta succedendo... quello che deve succedere...

Che tristezza.

Vacanza a Roma della mia cucciola


Avevo promesso buone notizie se ne avessi avute...

...eccole! :-)


lunedì 27 agosto 2012

il bowling, le bambine e la nonna

Una buona giornata, finalmente. 

Una giornata in cui le ore passate senza pensare che con lei è finita sono state DI PIU' di quelle passate a pensare mio dio, con lei è finita.

Le bambine, la nonna, fare il papà, portare la mia cucciola e sua cuginetta a giocare a bowling come un qualsiasi papà farebbe per farle conoscere ai suoi nuovi amici...

un giorno buono.

Adesso arriva la notte ma per questo c'è il sonnifero, per fortuna.

at first I was afraid, I was petrified, kept thinking, I could never live without you by my side. But then I spent so many nights thinking, how you did me wrong and I grew strong and I learned how to get along
Prima o poi.... I will survive. (Anche se continua a sembrarmi irreale che io e lei non si torni insieme, domani)

sabato 25 agosto 2012

un po' di distrazione... ci provo, almeno

da oggi sono in ferie con mia figlia e mia nipotina a casa di mia mamma a Roma.

Avrò da fare, sarò impegnato a fare il bravo papà e il bravo zio e così avrò modo di distrarmi.

Certo, queste avrebbero dovuto essere le vacanze che, finalmente, avrei trascorso SIA con mia figlia CHE con la mia compagna...

Bisogna che io impari a convivere con il fatto che non era in mio potere far andare le cose diversamente

Vi giuro che ci sto provando... ma non è facile.

Siate buoni, non stufatevi di me solo perchè sono debole e non ce l'ho ancora fatta. 
Ho subìto colpi molto duri, è davvero difficile rialzarsi.

E' in atto una guerra senza esclusione di colpi tra due metà di me. 
Ce n'è una che pensa che io non valga un cazzo, che sia un fallito e che non ce la farò ed è in netto vantaggio. 

Io combatto con quella metà che pensa che io sia un brav'uomo, una persona degna, un bravo papà. E sono parecchio indietro nel punteggio.

Tifate per me.


giovedì 23 agosto 2012

come promesso...una buona notizia

Come avevo scritto nel post precedente, persino a me sembrava troppo pesante quello che avevo scritto.

Intendiamoci, non è che non stia davvero una merda ma se scrivo qualcosa solo quando sto come peggio non si può allora...

----------
Avevo mandato dei messaggi alle persone importanti per me chiedendogli di leggere e darmi un parere/aiuto.

Mi hanno risposto diversi Amici e ho potuto constatare che ce li ho, degli amici
Ci sono delle persone che si preoccupano per me, che hanno a cuore come sto. 
Che mi sono stati vicino in momenti recenti o meno recenti e che, magari non assiduamente, ma sono rimasti in contatto con me e che in un'occasione - per me - drammatica come questa hanno trovato il tempo di chiamarmi e di parlare con me.

Tutti erano preoccupati per me, per quello che ho scritto, per l'abisso di disperazione e di autocommiserazione in cui (mi) sono precipitato.

Tutti mi hanno sostenuto, ognuno a modo suo, tutti mi hanno dato buoni consigli. 
Ma tutti mi hanno insultato per aver scritto alcune "esagerazioni".

Non cito nomi qui sul blog ma solo lui poteva dire (chi lo conosce sa chi è)
ma manco sul diario de hello kitty de 'na ragazzina se possono leggere 'ste cazzate, essù!
L'unica persona che mi può insultare facendomi ridere... ;-)

---------------------

Così, questa sera sto meglio.
Non sarà finita qui e non è passato tutto ma stasera, adesso, sto meglio. 
Nessuno ha sottovalutato la mia sofferenza o la mazzata che ho preso. 
Mi hanno solo esortato a fare leva sulle forze positive che ho per smettere almeno di farmi ancora male da solo.

Grazie Amici. 

mercoledì 22 agosto 2012

ci provo...

ho riletto questi primi post e mi sono accorto che sono drammatici!
 
E' vero che sono in un momento drammatico ma se scrivo solo quando sono al fondo della disperazione, finirà che chi dovesse mai leggere o smette immediatamente per sopraggiunta nausea, o chiama il 113 sperando di arrivare in tempo prima che io metta fine alle mie sofferenze.
 
Quindi proverò a scrivere anche di quando mi sento anche solo di un millesimo meglio.
 
Prima o poi questo dovrà accadere, anche se a me adesso non sembra.
 
Per Aspera ad Astra.

sofferenza atroce

Io sto combattendo una battaglia per sopravvivere contro forze preponderanti.

Ci sono giorni in cui sembra esserci uno spiraglio, come ieri. Sono andato a vedere delle case in cui potrei andare ad abitare, niente di fantastico ma neanche orrendi sottoscala ammuffiti, ho persino ricevuto una chiamata per un curriculum che avevo mandato (non se ne farà niente, come sempre, ma almeno ho parlato con qualcuno del mio lavoro).

Poi arriva stamattina e mentre giro per lavoro attorno al suo ufficio (il fato non ha pietà per me) la vedo entrare. Con uno dei suoi vestitini da "gnocca taglia 42"... quello che ha messo mille volte con me, quello che ha anche tolto tante volte con me...

E così io ho preso 15 gocce di ansiolitico come fossero acqua di fonte e ho passato almeno mezz'ora a singhiozzare senza riuscire a fermarmi e Dio solo sa come ho fatto a NON scriverle o chiamarla per dirle quanto era bella, quanto era sexy, quanto era desiderabile, attraente in quei due secondi scarsi in cui l'ho vista.

Non posso farcela, così.

lunedì 20 agosto 2012

I will survive

Dal momento in cui ho deciso che non avrei davvero preso il classico flacone di pillole, sperando di non svegliarmi più, non avevo davvero pensato che "sarei sopravvissuto". Continuavo ad ondeggiare tra:

un giorno mi sveglierò, lei sarà vicino a me e questo brutto incubo sarà sparito  

magari oggi sarà il giorno buono in cui un pirata della strada mi travolgerà sulle strisce, ponendo fine a questa insopportabile sofferenza.

----------

Oggi m'è capitata nelle cuffie "I Will Survive" della grande Gloria Gaynor e tutto ad un tratto ho realizzato che, effettivamente, IO SOPRAVVIVERO'.

Non è stata una bella notizia.

Non lo è stata perchè sono disperato, devastato dal dolore e quasi completamente paralizzato dal terrore.

Vorrei solo che questo strazio finisse. Non ne posso più di poter dormire solo con almeno 10 gocce di sonnifero e di non riuscire a mangiare fino alle 3 di pomeriggio per il mal di stomaco.

Ma non so come farlo finire. Non ci riesco. Il suo ricordo mi ossessiona. 

Tutti mi ripetono che ci sono passati tutti, che passerà, il tempo cura tutto. Ma io non so quanto posso andare avanti così senza riportare danni permanenti. Forse è già troppo tardi.

sabato 18 agosto 2012

cuore e cervello

tanti bei discorsi, tanta razionalità, tante profonde riflessioni su me stesso, sul senso della vita, sul passato e sul futuro e poi...

tutte le mattine mi sveglio e c'è quell'istante che in cui ancora non sono sveglio nel quale mi giro verso di lei e lei non c'è. Non ci sarà più. Mai più.

Da lì comincia la nuova odissea nella mia sofferenza. 

Ripetermi 100 volte: "devi andare a lavorare, non puoi permetterti di perdere il lavoro"; costringermi a fare colazione senza vomitare, altrimenti non posso prendere l'antidepressivo. Obbligarmi a mangiare qualcosa prima delle 4 di pomeriggio. Cercare di non entrare dai clienti singhiozzando. Non rispondere male al telefono al capo o ai colleghi.

E arrivare alle 9 di sera per poter prendere il sonnifero e chiudere un'altra giornata.

E la mattina dopo si ricomincia.

Finirà?

Ci sono passati tutti... La vita è così... Le storie finiscono... Bla Bla Bla.

Io darei quasi qualsiasi cosa per poter tornare indietro. Ho detto quasi perchè mia figlia non riuscirei a sacrificarla. Ma su tutto il resto non ci penserei un attimo.

Io sarò anche un tipo un po' drammatico e probabilmente sto esagerando, ma ci sono momenti in cui la sofferenza è - semplicemente - insopportabile.

Dirò una cosa per niente politically correct: non avessi avuto l'educazione che ho avuto, non fossi stato la persona sensibile e delicata che sono, forse anch'io avrei potuto finire sui giornali per qualche scena inaccettabile.
L'idea che non sarà mai più mia ed anzi sarà di un altro mi dilania il cuore e devasta l'anima.

riflessione amarissima...

magari è capitato solo a me perchè sono io che ho qualcosa che non va...

quando io ho trovato una persona da amare, con cui stare e con la quale credevo di poter invecchiare insieme, sono immediatamente stato disposto a deviare la mia strada (sempre ammesso che io ne avessi una tracciata, s'intende) farla coincidere il più possibile con la sua.

Parliamo di sciocchezze (a che ora esci per andare/tornare a lavorare, usciamo insieme?; anche io metto i coltelli con la punta in alto nello scolapiatti) 
come di cose importantissime (il tuo lavoro è fondamentale, in fondo abitare a Roma mi piace; meglio una casa più grande in periferia che un monolocale in centro).

Ho trovato donne che invece avevano una strada loro (che magari cambiava nel tempo) ma che loro percorrevano con apparente sicurezza e senza bisogno del mio aiuto. Ho sempre avuto l'impressione che la frase - non detta - al fondo di tutto ciò fosse: 

"Vuoi stare con me? Io sto andando lì, se vuoi venire..."

Io sono sempre stato troppo debole o troppo innamorato o troppo spaventato dall'essere rifiutato per opporre qualcosa.

---------------------

Fin qui il rimpianto. Adesso viene l'atto d'accusa.

VOI DONNE (quelle che ho incontrato io, almeno, ma ne ho sentite anche altre di storie simili) all'inizio vi fate piacere questo tipo d'uomo: che vi cura, vi ama, vi adora, vi segue e vi serve, all'occorrenza. Che si interessa delle "cose da donne", che vuole conoscere le vostre amiche e la vostra famiglia, che è fiero di voi e che racconta a tutti che donna meravigliosa siete.

AD UN CERTO PUNTO, però, tutto questo diventa come per un malvagio sortilegio, pesante, asfissiante, immaturo, NON equilibrato.
Ad un certo punto "ho bisogno dei miei spazi"... "questa è una cosa mia che vorrei fare da sola"... "tanto la palestra non ti è mai piaciuta, ci venivi solo per stare con me" (APPUNTO!)
potrei fare altri mille esempi ma il concetto è chiaro.


Così finisce che LE STESSE COSE che facevo prima e che erano atti d'amore e di gentilezza, diventano segni di mancanza di personalità, indice della mancanza di una vita propria, potenziali prevaricazioni o comunque atti oppressivi.

venerdì 17 agosto 2012

riflessione amara...

nella vita c'è una crudele presa in giro.

perchè impariamo da "anziani" quello che ci servirebbe sapere "da giovani"?

Cosa @@@@@ dovrei farci con la capacità di gestire me stesso ed i rapporti con gli altri che - si suppone - imparerò prima o poi quando ho già rovinato me stesso e diversi rapporti con altri?

Cosa @@@@@ ci farò con una nuova consapevolezza di me quando avrò 50 anni? Mi serviva adesso o 10 anni fa o almeno 5 anni fa!

Vita di merda.

innamorati anonimi...

Essere innamorato, nel modo in cui lo ero/sono io, è come essere alcoolista.

Nei momenti in cui mi sforzo di essere razionale e ripeto a me stesso 

"è finita. Non tornerà. Non ti ama più e non ti vuole più".

mi prendono degli attacchi di panico ed angoscia indescrivibili. Più di una volta mi è successo durante il lavoro (che per fortuna svolgo in giro per la città) e mi sono dovuto fermare da qualche parte a piangere, scosso dai singhiozzi.

So da solo che è sbagliato amare così. E' troppo. E' esagerato. Magari è persino patologico, nel senso che probabilmente si dovrebbe dividere un pezzo di vita insieme... non incollarsi a qualcuno sperando che non se ne vada mai, perchè se poi se ne va.... diventi un alcoolista al quale negano l'alcool che aveva.

Non mi ero reso conto neanche io fino in fondo di QUANTO dipendevo da lei. Forse lei l'ha percepito e s'è stufata... forse invece non l'ha percepito e si è sentita trascurata. Non lo so e non lo saprò mai. So solo che adesso non riesco ancora a farmene una ragione.

Sono passati tre mesi da quando è finita del tutto, sei da quando era evidente che eravamo alla frutta e probabilmente nove da quando PER LEI era finito tutto.

E ancora oggi io, finendo di lavorare prima del previsto, automaticamente stavo componendo l'sms con scritto "amore ho finito prima oggi, è venerdì, facciamo qualcosa questo fine settimana?"


Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.Nescio, sed fieri sentio et excrucior. 
La odio e la amo.Forse chiederai come sia possibile; non so, ma è proprio così e mi tormento

giovedì 16 agosto 2012

un'ora al giorno

nella vita tutti hanno qualche scopo, qualche obiettivo da raggiungere.

Io, in questi primi mesi di lutto, ho come unico obiettivo di riuscire a non pensare alla sofferenza che mi devasta per un'ora al giorno.

Durante il giorno cerco di tenere a bada gli attacchi di panico con l'ansiolitico. Poi cerco di far trascorrere il tempo fino a giungere alle 9 di sera, ora in cui posso prendere il mio sonnifero e aspettare di crollare per il sonno.

Mi dicono che ogni giorno passato è un giorno che mi avvicina alla guarigione...speriamo abbiano ragione.

da dove vengo e dove sto andando...

Da dove vengo...?

da una storia d'amore lunga diversi anni, con una donna che credevo essere quella giusta, dopo aver già sbagliato una volta.

E' finita e io mi sono, semplicemente, spezzato. Crollato. Come quei castelli di carta che si facevano da piccoli...minuti e minuti di certosina attenzione per mettere una carta sopra l'altra, movimenti delicati e precisi...poi una disattenzione e... veniva giù tutto in un secondo.




dove sto andando...?

non lo so. E ho paura. Molta paura. La tengo sotto controllo solo con i farmaci. Ecco perchè vorrei tanto "...standing on my own two feet...".



Sento di non essere in grado di andare da nessuna parte, da solo. Sento di non essere all'altezza, di non essere abbastanza forte, abbastanza uomo, abbastanza adulto.

Nessuno vuole davvero vivere solo... ma a nessuno dovresti dare tutto questo potere su te stesso. Io l'ho fatto (due volte!) e sono stato duramente, crudelmente, ingiustamente punito.

Non sto dicendo che non ho fatto i miei errori e non ho le mie colpe. Sto solo dicendo che sono un uomo distrutto e non so come rialzarmi da questo colpo.

...to be continued

mercoledì 15 agosto 2012

Inizio

Salve a tutti.

Sono un uomo con il cuore spezzato. In grave difficoltà.

Ho iniziato questo blog per curare me stesso, principalmente, seguendo la teoria della scrittura come riparazione. Se poi qualche altro disperato come me vorrà condividere la sua esperienza e ci si potrà aiutare a vicenda... ben venga.

Ho scelto come titolo un verso della canzone di Adele, Turning Tables, come augurio per me stesso. In questo momento non sono in grado di "stare sulle mie gambe" e se non avessi al fianco persone (e farmaci) che mi aiutano, avrei forse fatto una cazzata.

Spero un giorno di essere "il mio stesso salvatore".



Non si muore per amore.... dicono.

A presto


PS:
avendo aperto un blog ovviamente mi espongo al giudizio "della rete". 
Tuttavia non sono qui per farmi insultare. Se non vi piace quello che scrivo, non leggetemi.