lunedì 17 settembre 2012

a new day has come...?

Oggi sono stato all'IKEA. Ho comprato i mobili per arredare la mia "nuova casa". 

Ho scelto da solo (con i consigli della mamma d'accordo, ma ho scelto io :-)), armadio, tavolo, cassettiera, ecc, ecc.

Così adesso ho un nuovo luogo in cui vivere, creato da me.

Suppongo dovrei essere contento, elettrizzato, emozionato. Nuova casa, nuova situazione, nuove persone da conoscere... Una parte - minoritaria - di me lo è.

Ma quello che ho pensato appena mi sono fermato un attimo dal correre su e giù per scale ed ascensori è stato: TUTTO QUESTO NON ERA NECESSARIO. Volevo solo essere felice lì dov'ero, non cercare la mia felicità altrove. Non volevo una nuova stanza in cui sistemare la mia poltrona POANG... volevo una nuova poltrona poang da sistemare nella mia vecchia stanza.
..this is the way you left me, I'm not pretending: no hope, no love, no glory, no happy ending... this is the way that we love, like it's forever, then live the rest of our lives, but not together...

Questo oceano di sofferenza finirà...?

2 commenti:

  1. Davide, vivere da solo è una prova importante; è una prova dura, e ti auguro di avere tutte le energie che ti serviranno. C'è una cosa cui non puoi sfuggire quando abiti da solo, che è la compagnia continua di te stesso. O ti ignori, o accetti di parlare con te stesso. Funziona come una cella per due, dove sei incatenato al tuo compagno di prigionia e non puoi ignorarlo. E' per questo che ti faccio gli auguri: non è solo un'esperienza dura, è anche una buona occasione. Potresti riscoprire la tua parte allegra, il tuo coraggio, la tua fantasia: le parti belle di te che hai quasi dimenticato.
    Con affetto, il tuo Anonimo.

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  2. Penso che mi ignorerò e mi metterò a vedere un film sul PC.
    L'ho sempre detestato quell'uomo che abita nella mia testa, mi ha rovinato la vita!

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