sabato 29 settembre 2012

eruzione vulcanica

quello che sto passando è come una eruzione vulcanica.

C'è stata un'esplosione di indicibile potenza (e violenza) e poi ha cominciato a colare la lava.

Inarrestabile, dolorosa, ustionante al "calor bianco" e lentissima a muoversi, tanto da sembrare immobile ed infinita.

La cattiva notizia è che è ancora in movimento, in lento movimento, ed è bollente. Ustiona e fa male da impazzire. E' un dolore primario, basilare, come il mal di denti. Va diretto al cervello (in questo caso al cuore) senza che si possa fermarlo ed è un dolore lancinante. Sembra che possa non finire mai e saresti disposto ad ucciderti pur di farlo smettere (infatti, come ho detto, se non ci fosse stata mia figlia a tenermi ancorato alla realtà, avrei potuto facilmente farla finita pur di far finire quel dolore infinito e apparentemente interminabile).

La buona notizia è che la lava prima o poi smette di muoversi, di colare e si ferma. Solidifica, inglobando dentro la pietra tutto quello che prima ha travolto e portato a valle.
Una volta solidificata, crea uno strato di pietra SOPRA AL QUALE si può, di nuovo, camminare e stare in piedi.

Non so QUANDO la mia lava personale smetterà di colare ed ustionarmi. Ma so che quando succederà avrò uno strato di pietra sul quale costruire qualcos'altro.

Non sarò mai più quello di prima. Il mio pessimismo cosmico mi impedisce di pensare che potrò essere migliore. Ma forse potrò almeno essere non troppo peggiore.

per aspera ad Astra.

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