lunedì 29 ottobre 2012

ho cambiato almeno il motivo per cui piango... butta via!

Oggi è stata di nuovo una giornata durissima. Dura al lavoro, pesante fisicamente e psicologicamente. E dura per me e per il mio processo di - lentissima - guarigione.

Ho di nuovo pianto calde lacrime. Copiose.

Ma c'è una novità... importantissima. Non ho pianto per lei. Ho pianto per me.

Ho pianto per quel pover'uomo che ha scoperto davvero di amare quella donna poco tempo prima che lei smettesse di amare lui. 
Ho pianto per quel poveraccio cui è stato detto "così non va, o cambi o me ne vado". Io ho fatto qualsiasi cosa per cambiare (perlomeno tentare) e lei se n'è andata lo stesso. 
Ho pianto per quell'uomo che ha passato 6 mesi che augurerei solo al mio peggior nemico (sapendo di augurargli l'inferno). Mesi in cui io ho lottato con tutte le mie forze (e oltre) per trattenere qualcuno che aveva già deciso di andarsene
Ho pianto per quell'uomo cui è stato detto "torna, riproviamo" quando io era il solo a voler riprovare
Ho pianto per quell'uomo cui non è stato nemmeno detto "vattene, è finita" ma che ha dovuto trovare da solo le forze per dire "me ne vado, così non posso restare", prendendosi la responsabilità di essere lui quello che se ne andava dal luogo dal quale non avrebbe mai voluto andarsene nei secoli dei secoli...
Ho pianto per quell'uomo che ha perso la donna che trovava meravigliosa, bella, sexy e che  nonostante l'evidenza dei suoi comportamenti crudeli non riesce a non amare ancora.
Ho pianto per quell'uomo che sta combattendo contro la tentazione di mandarle dei fiori per il suo compleanno o di regalarle la "nostra" rosa di stoffa per Natale (il nostro modo di contare gli anni insieme).
Ho pianto per quest'uomo che ancora oggi passando davanti l'EUR con il furgone dopo il rientro in magazzino pensava: "chissà se è venuta in macchina, oggi, e chissà se le farà ancora male il ginocchio a guidare... com'era bello poterla andare a prendere e portarla a casa, risparmiandole fatica e dolore". Io mi preoccupo dopo mesi del suo ginocchio infiammato... e lei quanto si è preoccupata del mio cuore lacerato?

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