lunedì 15 ottobre 2012

per il momento da solo non so davvero che cazzo fare nella vita...

Uno dei punti cruciali di tutta questa merda che sto passando (a parte il dettaglio che la donna che amo mi ha schifato) è che io non avevo e forse non ho mai avuto una vita mia e mi sono appiattito (non del tutto per colpa mia ma è un discorso lungo questo da fare sulla poltrona dello psichiatra) sulla vita delle mia compagne (Monica prima, Samantha poi).

Con Samantha è andata anche peggio che con Monica, perchè all'epoca di Monica ero un uomo in carriera e non ero disposto a transigere sul mio lavoro (questo dovrebbe spiegare molto del tipo di amore che c'era tra me e Monica ma, di nuovo, è un discorso lungo da fare sulla poltrona dello psichiatra) mentre con Samantha ero così tanto innamorato da considerare il lavoro solo tempo rubato allo stare con lei.

Ora non ho più una compagna. Ho tempo libero e sono un uomo libero. Posso finalmente fare quello che voglio, quando voglio. Fermo restando che devo lavorare e che devo provvedere alla mia manutenzione (questa frase un giorno verrà inserita nella Treccani con sotto una foto di mia mamma!), posso finalmente fare le cose che mi piacciono, quando mi piace farle.

Per il momento ho scoperto che mi piace...
...non lo so.
Però so quello che ho fatto (lavoro e manutenzione a parte, appunto). 

Ho pianto per Samantha, ho guardato decine e decine di episodi di serie televisive e decine di film sul PC e ho giocato a bowling.

A giudicare da quello che ho fatto... da solo non so davvero che cazzo fare.
Che tristezza d'uomo!

4 commenti:

  1. caro Davide mi dispiace veramente tanto che questo grande dolore che provi, per essere solo ed in particolare senza Samanta, sia così duro e lento da passare.Mi sembra però che a parte le rovinose ricadute qualche cosa di piccolo e lento si sta muovendo. La "manutenzione" di te stesso come la chiami, non è una piccola cosa, anche se in questo momento la giudichi così... e lo fai perchè lo devi fare. IN me funziona così: all'inizio è un rituale poi diventa un piacere e voglia di prendersi cura di altre parti di me e con piacere.
    Per la prima volta ti ho sentito dire che...la donna che amo mi ha schifato...
    Forse per ora non è ancora così per te ma a me sembra che Samanta rappresenta la compagna che vorresti avere , che non è lei e potrebbe essere un'altra...preciso subito non adesso!!!ma...domani , tra un anno, intanto comincia a prepararti prendendoti cura di te e delle (anche se poche) relazioni che hai.
    Costa fatica lo so in questi momenti senza energie
    ma se incontri una persona che ti piace(non il tuo psichiatra ..è meglio che lui rimanga tale) butta tutte le lacrime che hai versato in una turbina che le trasformi in energia vitale.
    Come vedi sono piena di buoni consigli...anche un pò fantasiosi
    ciao e buonanotte
    Adele

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  2. Temo che tu abbia frainteso il senso della mia frase: "la donna che amo mi ha schifato" significa che LEI non mi ha più voluto (lei ha provato schifo per me) non significa che a me lei faccia schifo. Io, purtroppo, continuo ad amarla :-(

    Samantha rappresentava senz'altro la compagna che volevo avere. Certamente lei non lo è, se no staremmo ancora insieme, altrettanto certamente prima o poi ne troverò un'altra (non credo di poter vivere fino alla fine "in vedovanza") il punto è semplicemente che il periodo che deve passare prima che io "decida" di lasciar perdere questa storia mi sta distruggendo l'anima e il cuore.

    PS:
    per il momento la mia manutenzione è tutt'altro che un piacere.

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  3. Uomoindifficoltà.... sei sulla strada giusta.... partenza sempre da te.... e se ancora non sai cosa ti piace...datti tempo...scoprirai che la tua libertà di concederti che qualcosa ti piaccia sta solo dall'altra parte della paura di farlo! ti abbraccio forte

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    1. non dubito di essere sulla strada giusta... se non altro perchè non c'era altra strada da prendere.

      Come ho detto in un altro post, non sto ancora vivendo la mia vita, sto solo sopravvivendo avendo deciso di evitare, perlomeno, la mia morte.

      Quando sarò di nuovo vivo, allora forse prenderò una strada invece di un'altra e allora e solo allora potrò capire se sono sulla strada giusta.

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