mercoledì 24 ottobre 2012

sotto choc

è come se fossi "sotto choc" (o forse sono sotto choc).

Il tempo passa e il dolore è diminuito forse del 5%. Ora non ho più crisi di pianto ad ogni giorno che Dio manda in terra. Ora riesco a passare ore ed ore senza crollare. Riesco a passare intere serate (o pomeriggi) senza piangere.

Ma niente si è risolto, ancora. Niente è "passato", ancora. Ancora mi sembra irreale ciò che è successo. Ancora non vedo un futuro per me. Ancora ripenso alla mia vita con lei. Ancora la rivedo nella mia mente, più bella che mai.

Soprattutto, ancora non riesco a fare nulla. Lavoro (devo farlo), vado da mia figlia nei miei weekend (devo farlo), faccio le lavatrici (devo farlo, quando finisco la roba pulita), mangio almeno una volta al giorno (devo farlo quando mi gira la testa) ma non c'è nulla che faccio che davvero voglio fare.

Un'unica cosa sto facendo che mi piace: stare seduto sulla mia poltrona boliden di ikea, che ho comperato per la mia nuova stanza. Tutto il resto serve solo a far arrivare l'ora in cui posso prendere il sonnifero e chiudere la giornata.

Non riesco neanche a PENSARE a cosa potrei voler fare, figuriamoci fare qualcosa che potrei voler fare. Mi sento, appunto, come dopo un incidente: sotto choc.

Era una delle cose di cui avevo paura. Uscire da questa cosa talmente devastato da non trovare nulla su cui ricostruire. Spero - con tutte le mie forze - che sia un periodo, che sia ancora troppo presto, che sia un momento che deve passare..

Vorrei uscire con qualcuno, conoscere gente nuova, possibilmente donne nuove, ma non ne ho  la forza. Forse non ne ho neanche la voglia. Sono stanco. Demotivato. Scoraggiato. Spaventato. Affranto.

Ho fallito con il mio matrimonio, ho fallito con la mia convivenza. Ho fallito con il mio lavoro. Ho fallito con i miei amici (praticamente non ne ho). L'unica cosa in cui SEMBRA io stia riuscendo (ed è tutto da vedere...) è fare il padre.

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Oggi, ad esempio, sono tornato dal lavoro al solito, sono entrato in casa, mi sono messo al pc sulla mia poltrona e non sono riuscito a convincermi a fare nulla. Ho i panni stesi da ritirare, potrei/dovrei fare un'altra lavatrice, potrei/dovrei andare a prendere qualcosa dei miei bagagli al magazzino, potrei/dovrei andare a cena da mia madre...

Cerco di tenermi impegnato. Guardo film, serial tv, partite di bowling, sketch comici. Tutto, purchè il mio cervello stia concentrato su qualcosa che non sia me, o lei, o noi o la mancanza di queste cose.

Non riesco a cucinare perchè poi dovrei lavare i piatti e questo lo facevo "da lei". Non voglio fare la lavatrice perchè poi dovrei ritirare e sistemare i panni e questo lo facevo "da lei". Non voglio andare a prendere i bagagli perchè poi dovrei sistemarli nell'armadio come erano messi "da lei". 

Lo so che devo uscire da questo schema catastrofista secondo cui è successo qualcosa di eccezionale e io sto male in maniera eccezionale e la mia vita è distrutta, ecc. ecc.
Ma io mi sento male in maniera eccezionale e la mia vita mi sembra distrutta.

Gente, vi assicuro che io ci sto provando. Mi sto dedicando al bowling con serietà per dimostrare a me stesso (ed agli altri bowlingari) che posso fare qualcosa da solo ma non basta. La mia vita emotiva era preponderante su tutto il resto ed è stata azzerata. 

Sono sotto choc.

4 commenti:

  1. Davide, stai facendo una cosa molto sana e assolutamente necessaria: ti stai sforzando di vivere giorno dopo giorno, ora dopo ora, in attesa che la voglia di vivere ti venga. Credo che tu stia facendo dei passi molto piccoli ma nella direzione giusta. Continua così; la voglia di vivere ti arriverà senza che tu te ne accorga.
    Con affetto, il tuo anonimo.

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    1. Mi auguro tu abbia ragione, caro il mio Anonimo.

      Resta il fatto che io detesto aver ragione solo quando prevedo sventure. Avevo la quasi certezza che sarei stato devastato da questa rottura e che mi sarei sentito come "dopo un incendio" (quando rimane una collina brulla e senza vita) ed è esattamente così che mi sento adesso.

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  2. Spesso le profezie finiscono per essere auto avveranti...però mi rendo conto che è più facile a dirsi che a farsi e non ci sono scorciatoie al giorno per giorno. Penso che potresti cercare di trovare (anche solo un minuto alla settimana) di apprezzare alcune piccole cose belle (uno strike a bowling, un pranzo divertente con pollo e patate arrosto buonissime, una battuta di qualcuno, un sorriso di una ragazza che hai fatto attraversare sulle strisce fermandoti con la macchina).
    Non hai fallito, ti sono solo successe delle cose. Alcune cose le avrai fatte storte tu, non ne ho idea, ma altre capitano e basta. Tieni duro. Luca

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    1. Mi sforzo di farlo (cercare qualcosa di buono).
      Mi sono impegnato nella cucina e lo farò di nuovo insieme alla mia cucciola. Sto facendo molti strike e cercherò di farne altri. In genere guardo più il culo che il sorriso delle ragazze che attraversano sulle strisce ;-)

      Forse hai ragione, non ho fallito. Le cose sono semplicemente "andate così"... Questo però non mi consola un granchè.. ho sempre trovato insopportabile quest'idea che "le cose vanno così e non ci si poteva fare niente". Volevo poterci fare qualcosa, ci ho provato con tutte le mie forze e sento di aver fallito perchè non sono riuscito a farle "andare bene".

      Terrò duro. E' solo che fa malissimo.

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